L’ANZIANO AL CARISSIMO GAIO, CHE IO AMO NELLA VERITÀ.
3 Giovanni 1 : 1
Anche in questa lettera Giovanni si identifica come l’anziano, non per l’età avanzata, ma come uno dei capisaldi della fede che Gesù ha scelto per portare la sua testimonianza di salvezza alle persone. A differenza della seconda lettera, Giovanni ha destinato il suo scritto al fratello Gaio, un nome che si presume sia stato fra coloro che hanno portato avanti l’opera di evangelizzazione insieme all’apostolo Paolo durante il terzo viaggio missionario, sia ad Efeso che in Macedonia, come troviamo nel libro degli Atti. Possiamo notare come Gaio goda della sua approvazione, il quale manifesta apertamente il suo amore nei suoi confronti, a motivo della stessa fede che li unisce nella persona di Gesù Cristo. In effetti, questo legame non può sussistere fra coloro che professano un’altra fede che non corrisponde a quella che troviamo nella parola di Dio. Anche Paolo lo ricorda nella sua seconda lettera ai Corinzi, al cap.6:14 dove afferma: Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c’è tra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c’è tra il fedele e l’infedele? E che armonia c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? In pratica, non può susdistere alcuna comunione fra coloro che professano un altro vangelo e un’altra verità che non sia quella di Gesù Cristo.
Auguro a tutti voi di trascorrere un sereno sabato con la pace e l’amore di Dio.
Continua domani.